Il calcio nel sangue: Cosimo Sibilia

Cosimo Sibilia (foto www.lnd.it).

Cosimo Sibilia è cresciuto col calcio nel sangue. Un sangue decisamente ardente, ovvero quello del padre Antonio, padre padrone dell’Avellino dei miracoli, rimasto per dieci anni in serie A. Proprio ad Avellino è nato Cosimo Sibilia, il primo giorno di febbraio del 1959. Praticamente presidente dal 1970 al 2000, con due interruzioni tra il 75 e l’82 e tra l’83 e il 95, Sibilia padre ebbe qualche vicissitudine giudiziaria, ma fu assolto da ogni accusa dopo un lungo iter processuale. Il tutto nato da due fatti che posero su di lui l’attenzione della magistratura: con Juary, uno dei giocatori brasiliani più amati in quel periodo, portò una medaglia d’oro dell’Avellino a Raffaele Cutolo nell’aula dove veniva processato per fatti di camorra. Con tanto di dedica da parte dell’Avellino Calcio. Poi ci fu il ferimento del giornalista Rai Luigi Necco, gambizzato prima di un Avellino-Cesena, dopo aver indagato sulla vicenda Cutolo. Un ferimento in qualche maniera riconducibile allo stesso Cutolo.

Sport e Politica. Detto questo, solo per certificare la tradizione calcistica nella famiglia Sibilia, Cosimo è laureato in Scienze Politiche e ha fatto della politica la sua vita. Senatore dal 2008, è in Forza Italia sin dalla sua nascita nel 1994, è stato eletto Consigliere Regionale della Campania nel 1995, nel 2000 e nel 2005 e nel 2009 presidente della Provincia di Avellino. Ha sempre abbinato sport e politica: per un biennio è stato presidente dell’Avellino al posto del padre e membro della Giunta Coni della Campania tra il ’96 e il 2009. Contemporaneamente anche presidente del Comitato Lnd della Campania (94-2000). Un anno fa è stato eletto all’unanimità presidente della Lega Nazionale Dilettanti dopo il lungo regno di Carlo Tavecchio di cui ha raccolto l’eredità.

A chi piace. Ha il sostegno incondizionato dei delegati della Lnd, ovvero il 34% dei voti: se riuscisse a trovare un accordo con Gravina, praticamente sarebbe il nuovo presidente della Figc. Rappresenta comunque calcio a 5, calcio femminile e beach soccer. E visto che il voto è segreto anche qualche delegato dell’Assocalciatori potrebbe convincersi a votarlo.

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