Finale di rigore a We Love Football. Oggi al Dall’Ara, con inizio alle 11 (prima il triangolare femminile che scatta alle 9) Roma e Atalanta, probabilmente due dei vivai più prolifici d’Italia, si affronteranno per aggiudicarsi la seconda edizione di We Love Football. Come accennato, sono stati soltanto i rigori a decidere le due finaliste. Infatti nella prima delle due semifinali (i 60’ si sono chiusi 0-0) l’Atalanta ha battuto ai tiri dagli 11 metri per 3-1. Per gli emiliani una sola rete ai rigori contro le 3 degli avversari e molta sfortuna con due traverse colpite. Un Sassuolo migliore della rivale durante la gara ma sfortunato nell’epilogo.
Decisamente spettacolare la seconda semifinale disputata tra Roma e Juventus: quest’ultima ha giocato decisamente meglio e ha messo in mostra atleti di sicuro avvenire ma si è dovuta inchinare a due svarioni che l’hanno costretta ai rigori. Infatti ha segnato per prima (19’ pt) con l’ottimo capitano Tongya. Sembrava quasi una partita destinata a chiudersi con questo punteggio, invece il pur bravo portiere Raina sbaglia un controllo e stende Carlucci in area. È rigore, ben trasformato dalla stellina Tueto (11’ st). La Juventus accusa decisamente il colpo e rischia il tracollo ma si salva per l’imprecisione degli avanti romani e per una bella parata di Raina. Entra De Marzo e segna subito (15’ st) con bel tocco. Sembra fatta per la Juventus ma la Roma, pur giocando male in questa fase, ha il grande merito di non arrendersi mai e al 3’ dei 5’ di recupero segna con un perfetto diagonale ancora di Tueto. Si va, anche in questa occasione ai rigori: ed è un vero spettacolo. Se in Atalanta-Sassuolo gli errori l’avevano fatta da padrone, in questa occasione non sbaglia nessuno. I primi 10 tiri dagli 11 metri si insaccano tutti. Poi Buttaro, per la Roma, calcia in curva Bulgarelli l’ottavo rigore, il terzo ad oltranza. La Juventus ha il match point ma sbaglia con Fontana e spreca tutto. Sbaglia poi anche il decimo rigore dopo il gol di capitan Calafiori per la Roma (già in rete nella serie ordinaria dei rigori). Così esplode la festa della Roma e sale la delusione juventina che avrebbe probabilmente meritato la finalissima.